Ripassate in padella la cicoria lessa con due cucchiai di olio EVO, mezzo spicchio d’aglio e un pizzico di peperoncino. Fate raffreddare.
Rivestite il coniglio con il guanciale. Coprite con la cicoria tritata e disponetevi la metà del Pecorino Toscano DOP grattugiato grossolanamente.
Ricucite il tutto con l’aiuto di ago e filo di seta. Rivestite con la pancetta coppata e fermatela con lo spago.
Accendete il forno a 180 °C. Versate 4 cucchiai di olio EVO sul fondo di una teglia. Disponetevi la carota, la cipolla e l’altra metà dell’aglio. Adagiatevi il coniglio e trasferite in forno.
Dopo 15 minuti, versate sul coniglio un bicchierino di brandy. Fate proseguire la cottura per altri 45 minuti circa, poi tirate fuori dal forno, coprite con della carta stagnola e lasciate riposare.
Preparate una fonduta scaldando, senza portare a ebollizione, la panna con il latte. Aggiungete il Pecorino Toscano DOP grattugiato rimasto e fatelo sciogliere mescolando con una frusta. Se il composto dovesse risultare troppo liquido, aggiungete un cucchiaino di amido di mais.
Per la salsa gravy, trasferite la teglia in cui avete cotto il coniglio su due fuochi e fate riprendere il bollore. Sfumate con un bicchierino di brandy raschiando, nel frattempo, la teglia.
Filtrate il fondo di cottura con un colino e mettetelo in una pentola. Portatela sul fuoco e aggiungete due cucchiai di farina. Fate cuocere per 10 minuti, aggiungete il fondo bruno di coniglio e continuate a cuocere per altri 20 minuti circa, mescolando di tanto in tanto.
Servite il coniglio tagliato a fette accompagnato da fonduta, salsa gravy e verdure a piacere o patate al forno.
Cristiana Di Paola del blog Beuf à la mode
Scaldate la panna, aggiungete un paio di rametti di timo e lasciate in infusione per 30/40 minuti. Togliete il timo, portate a bollore e aggiungete il Pecorino Toscano DOP. Mescolate con delicatezza, passate al setaccio e mettete in frigo a rassodare.
Lavate per bene ogni tubero, asciugate e tagliate le patate a fette molto sottili con una mandolina (senza sbucciarle).
Saltate in padella per un paio di minuti le cozze sgusciate con un po’ d’olio. Lasciatele intiepidire, poi infarinatele, passatele nell’uovo sbattuto e dopo nel pangrattato mescolato con i semi di sesamo.
Preparate sul fuoco due padelle: una più grande per le patate e una più piccola per le cozze. Versate abbondante olio di semi di arachide in ciascuna padella, portatelo a temperatura (170/180 °C), e cominciate friggendo le patate: prima quelle bianche, poi quelle arancioni e infine quelle viola. Saranno pronte in pochi minuti. Scolatele su carta assorbente e salate solo al momento di servire. Friggete anche le cozze e scolatele su carta assorbente. Non salate.
Servite con la mousse di Pecorino Toscano ad accompagnare.
Cinzia Martellini Cortella del blog Cindystar
Dopo una notte in ammollo, cuocete i ceci in abbondante acqua salata bollente con una foglia di alloro per un paio d’ore. Scolateli e metteteli in un’insalatiera.
Ricavate dei piccoli crostini dalle fette di pane e metteteli a tostare in forno con un filo d’olio e un po’ di sale.
Lavate e asciugate il cuore di sedano, tagliatelo a pezzettini e mettetelo nell’insalatiera. Lavate e asciugate l’uva, tagliate a metà e private dei semi due terzi degli acini e aggiungeteli al sedano e ai ceci.
Lavate e asciugate la cicoria, poi tagliatela a pezzi lunghi 6/7 cm ciascuno. Schiacciate uno spicchio d’aglio e fatelo soffriggere in un wok con il peperoncino e due cucchiai d’olio. Unite la cicoria e saltate per una decina di minuti a fuoco vivace: deve rimanere croccante.
A fine cottura, togliete l’aglio e il peperoncino e aggiungete la cicoria nell’insalatiera insieme agli altri ingredienti. Tagliate il Pecorino Toscano DOP a cubetti e aggiungete anche quello.
Frullate gli acini rimasti con un frullatore a immersione, con un colino a maglia fitta filtrate il succo ottenuto, aggiungetevi qualche goccia di limone, una decina di cucchiai di olio EVO, sale e pepe a piacere e mescolate energicamente con una frusta.
Completate l’insalata con i crostini di pane caldi e croccanti e conditela con la citronette all’uva.
Sabrina Gasparri del blog Les Madeleines di Proust
Lavate bene l’uva, togliete gli acini dal raspo, tagliateli in due ed eliminate i semi. In una padella antiaderente, versate l’aceto e il vino, portate a ebollizione, aggiungete le bacche di ginepro e lo zucchero e abbassate la fiamma al minimo.
Quando lo zucchero si sarà sciolto, aggiungete l’uva e mescolate delicatamente, in modo che si impregni del liquido. Continuate la cottura a fiamma bassissima per una decina di minuti, controllando che il tutto non asciughi.
Nel frattempo, tagliate il Pecorino Toscano DOP in parallelepipedi con lato di 8-10 mm e altezza pari a poco meno della larghezza delle fettine di carne.
Tritate finemente qualche foglia di salvia, stendete le fettine, ricopritele di salvia, posizionate il Pecorino Toscano sul bordo della fettina di carne e avvolgetela formando un rotolino. Fermate il tutto con uno stuzzicadenti.
Togliete l’uva dalla padella, mettetela in una ciotola e tenetela al caldo. Alzate leggermente la fiamma sotto alla padella con il rimanente liquido agrodolce e fatelo ridurre della metà.
In tre ciotole, preparate la farina bianca, l’uovo sbattuto e il pangrattato. Passate gli involtini nella farina bianca e attendete qualche minuto, dopodiché passateli prima nell’uovo e poi nel pangrattato.
In una padella, fate sciogliere il burro con l’olio EVO, quindi friggete gli involtini. Quando saranno cotti, mettete gli involtini a scolare su un foglio di carta assorbente ed eliminate lo stuzzicadenti.
Servite gli involtini accompagnati dagli acini d’uva irrorati dal liquido agrodolce.
Gianluigi Senaldi del blog Cocogianni o cuocogianni?
Per la polenta
Per la spuma di Pecorino Toscano DOP
Per guarnire
Stemperate il cacao nel latte, aggiungete l’acqua e, quando sta per bollire, aggiustate di sale. Versate a pioggia la farina di mais, mescolando bene per evitare che si formino grumi, e portate a cottura.
Rivestite una leccarda con carta da forno, spennellate con poco olio EVO e stendete la polenta in uno strato uniforme di circa mezzo centimetro. Lasciate raffreddare, poi ricavate 4/6 rettangoli. Passate i rettangoli di polenta per 3 minuti sotto il grill del forno ben caldo finché non vedete formarsi una crosta dorata.
Per preparare la spuma, portate latte e panna alla temperatura di 60 °C, aggiungete il Pecorino Toscano DOP stagionato grattugiato e, continuando a mescolare, portate il composto a 80 °C. Inseritelo, poi, all’interno di un sifone e lasciate riposare.
Tagliate la zucca a cubetti di circa mezzo centimetro. Fate scaldare l’olio EVO con il peperoncino, aggiungete la zucca, regolate di sale e fate rosolare per 2 minuti, quindi aggiungete lo zucchero e l’aceto balsamico. Lasciate caramellare per un paio di minuti e spegnete il fuoco.
Per l’impiattamento, mettete i rettangoli di polenta su un piatto, caricate il sifone e copriteli con una generosa dose di spuma di Pecorino Toscano. Aggiungete i cubetti di zucca piccante. Completate ogni porzione con qualche petalo di Pecorino Toscano DOP fresco e con un trito leggero di fave di cacao.
Alessandra Petteni del blog Polpettapop
Per le polpette
Per le perle di caffè
Per la fonduta
Preparate la polenta portando a ebollizione l’acqua salata e versando la polenta a pioggia. Mescolate bene con una frusta per evitare la formazione dei grumi, lasciatela cuocere e aggiungete il Pecorino Toscano DOP stagionato. Mescolate bene per far amalgamare il tutto, quindi versate in una ciotola e lasciate raffreddare completamente.
Almeno un’ora prima di creare le perle di caffè, mettete in freezer una ciotolina di vetro con un bicchiere di olio di semi.
In un pentolino, portate a ebollizione il caffè in cui avete stemperato bene l’agar agar. Lasciate bollire per 3-4 minuti, quindi spegnete il fuoco e lasciate intiepidire per 5 minuti. Con una siringa senza ago, prelevate parte del caffè e lasciate cadere una goccia alla volta nella ciotolina con l’olio di semi. Recuperate le perle di caffè in un colino, sciacquatele delicatamente sotto l’acqua corrente e mettetele da parte.
Con le mani bagnate, create delle palline di polenta. Sbattete l’uovo in una terrina, quindi rotolateci le polpette e passatele nel pangrattato. Portate a temperatura l’olio di semi e friggete le polpette per pochi minuti, finché non risulteranno ben dorate. Scolatele su carta assorbente.
Preparate la fonduta: in un pentolino portate a ebollizione il latte, quindi versate a pioggia il Pecorino Toscano grattugiato e mescolate con una frusta. Lasciate cuocere il composto per circa 5 minuti, quindi aggiungete la maizena e mescolate con una frusta.
Continuate a cuocere il composto finché non si sarà addensato, mescolando per evitare che si formino i grumi. Togliete la pentola dal fuoco, quindi frullate la fonduta e passatela al setaccio.
Impiattate: sul fondo di un piatto mettete la fonduta, quindi adagiate al centro una polpetta di polenta e completate con le perle di caffè. Servite.
Nicol Pini del blog Col cavolo
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difficoltà molto bassa | ![]() |
preparazione 10 minuti | ![]() |
cottura 5 minuti | ![]() |
dosi per 1 persona |
Rompete le uova in una terrina, aggiustate di sale e di pepe e unite il Grana Padano grattugiato. Sbattete bene con la forchetta fino a ottenere un composto omogeneo.
Mettete l’olio EVO in una padella antiaderente e fatelo scaldare leggermente.
Versateci il composto a base di uova e fatelo spandere bene all’interno della padella. Cuocete a fiamma dolce.
Non appena la superficie inizia a rapprendersi, sistemate sulla frittatina le fettine di Pecorino Toscano DOP e i fiori di zucca a strisce.
Aiutandovi con paletta e forchetta, piegate l’omelette in modo che il ripieno rimanga nella parte interna. Servite calda.
Dal portale “Ricette della nonna”