+25 per cento di export con un aumento del mercato USA e canadese

Santarelli: “La crisi economica in Italia si è fatta sentire, ma grazie all’export abbiamo tenuto e reagito”

Se il Pecorino Toscano DOP fosse una squadra di calcio diremmo che il 2018 è andato alla grande sul fronte delle coppe internazionali e che è stato un anno interlocutorio nel campionato nazionale. È questo che ci dicono i numeri presentati ieri dal Consorzio tutela Pecorino Toscano DOP in Regione: export alle stelle, con un più 25 per cento, e frenata a livello nazionale con un calo del 13 per cento. A pesare su questa flessione sono diversi fattori, dal logoramento del potere d’acquisto dei clienti, alla superproduzione sarda legata al prezzo impazzito del latte in quella regione che ha portato sugli scaffali una grande quantità di Pecorino Romano e Sardo a prezzi bassi.

Il 2018 del Pecorino Toscano DOP in numeri
Fatta questa premessa e continuando nella metafora calcistica, diciamo che l’ossatura della squadra è forte e il bicchiere del 2018 è decisamente mezzo pieno. I litri di latte proveniente dalla zona di origine e lavorato a DOP dai 17 caseifici consorziati sono stati circa 19 milioni, con una produzione certificata di 3.345 tonnellate, pari a oltre 1 milione e 391 mila forme. Il dato relativo alla vendita è di circa 2.328 tonnellate di Pecorino Toscano DOP tra fresco e stagionato. Per quanto riguarda il fatturato al consumo, si parla di circa 50 milioni di euro, con vendite in Italia per quasi 35 milioni di euro e all’estero per circa 15 milioni di euro.

La crisi del latte
Se vogliamo leggere al meglio questi numeri occorre inforcare gli occhiali della crisi del latte che ha influenzato, e non poco, il 2018. La Regione Toscana è intervenuta con uno stanziamento di 3 milioni di euro a favore di tutta la filiera lattiero casearia. In particolare, la Regione ha messo a disposizione del Consorzio Pecorino Toscano DOP e dei Caseifici soci di latte 700 mila euro da destinare alla promozione e al potenziamento della presenza sui mercati nazionali e, soprattutto, internazionali. Un sostegno che è stato fondamentale e che ha confermato la vicinanza della Regione Toscana al fianco di allevatori, produttori e Consorzi in un momento di particolare criticità.

Un profilo sempre più internazionale per il Pecorino Toscano DOP
Il dato più incoraggiante è quello legato all’export. Incoraggiante, in realtà, non rende appieno la dimensione del vero e proprio boom registrato sui mercati esteri, con un più 25 per cento rispetto al 2017 pari a circa 15 milioni di euro di consumo. Numeri che si traducono in un consolidamento sui mercati europei e una crescita costante in quelli di riferimento.

Cartina alla mano il Pecorino Toscano DOP va forte nel Regno Unito, in Germania, Belgio, Austria, Paesi Bassi e Svizzera, mentre oltreoceano il Pecorino Toscano DOP si conferma sempre più apprezzato negli Stati Uniti, primo mercato nell’export extraeuropeo, seguiti da Canada, Australia e Asia. Risultati che sono il frutto anche del grande impegno profuso dal Consorzio in tutto il mondo, con la partecipazione a un numero significativo di iniziative, degustazioni, fiere. Tra le più importanti ricordiamo il Winter Fancy Food a San Francisco, Tutto Food a Milano e, in proiezione futura, Anuga, a Colonia e il Summer Fancy Food a New York. Queste sono solo alcune delle grandi tappe, scandite poi, da tutta un’altra serie di eventi ai quali il Consorzio ha sempre cercato di essere presente dopo, naturalmente, aver selezionato quelli più significativi e importanti.

Parola a presidente e direttore
A proposito di Consorzio, sentiamo come hanno commentato presidente e direttore i dati del 2018 e i prossimi impegni in programma.

“I dati del 2018 – afferma il presidente del Consorzio di tutela del Pecorino Toscano DOP, Carlo Santarelli – alternano luci e ombre rispetto alla produzione e alle vendite di Pecorino Toscano DOP. Il calo delle vendite registrato in Italia si è fatto sentire nei nostri caseifici e negli allevamenti che, anche grazie al supporto della Regione Toscana, stanno riuscendo a ‘tenere testa’ a questa crisi. A dare le maggiori soddisfazioni sono stati i mercati esteri che, mai come nel 2018, hanno richiesto il Pecorino Toscano DOP. Un risultato che è anche frutto del lavoro di promozione e valorizzazione che il Consorzio sta portando avanti da anni e che, negli ultimi due anni, si è ulteriormente ampliato”.

“Il Consorzio tutela Pecorino Toscano DOP – aggiunge il direttore, Andrea Righini – guarda al futuro con obiettivi di ulteriore crescita e valorizzazione del prodotto, soprattutto all’estero. I primi dati del 2019 segnano una leggera ripresa, nonostante la flessione della produzione di latte per cause atmosferiche registrata tra gennaio e marzo. Il nostro impegno come Consorzio, anche nei prossimi mesi, sarà quello di continuare a lavorare sul miglioramento della qualità del latte per poter contare su una maggiore quantità di materia prima. Sul fronte della promozione nazionale e internazionale, il lavoro del Consorzio continuerà per far conoscere sempre più il Pecorino Toscano DOP, le sue caratteristiche e il mondo fatto di tradizioni rurali e passioni che sta dietro ogni forma e ogni fetta e lo lega in maniera forte alla terra di origine e di produzione, la Toscana”.

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