Buon bicentenario Pellegrino Artusi, padre della cucina italiana
Due secoli fa nasceva a Forlimpopoli Pellegrino Artusi, padre della cucina italiana e autore nel 1891 de “La scienza in cucina e l’arte di mangiar bene“, ancora oggi considerato un must per appassionati, chef e aspiranti cuochi di tutto il mondo.
A 200 anni dalla sua nascita, Pellegrino Artusi è stato ricordato a livello nazionale dal Ministero dello Sviluppo Economico con un francobollo commemorativo, dalla sua città natale, Forlimpopoli, e da Firenze, dove è morto nel 1911, con eventi e pubblicazioni. Il suo volume, che ancora oggi conta centinaia di edizioni e una vastissima diffusione, raccoglie 790 ricette, dai brodi ai liquori, passando attraverso minestre, antipasti (anzi “principii”), secondi e dolci insieme a riflessioni e aneddoti dell’autore.
- Pellegrino Artusi la storia del primo ‘gastronomo italiano’
Nato a Forlimpopoli il 4 agosto 1820, dopo gli studi Artusi cominciò a occuparsi degli affari di famiglia commerciando stoffe. Nel 1851, dopo una violenta rapina ai danni della sua famiglia, e in particolare della sorella, si trasferì a Firenze, città che aveva già conosciuto durante i suoi viaggi per mercati e negozi con il padre Agostino, dove si dedicò alla letteratura, alle scienze e alla cucina. E’ nelle stanze del palazzo di famiglia, in Piazza D’Azeglio a Firenze, dove visse e morì nel 1911, che coniugò tutte le sue passioni e cominciò a cimentarsi ai fornelli studiando e provando centinaia di ricette. Ed è sempre a Firenze che vide la luce ‘La scienza in cucina e l’arte di mangiare bene’, l’opera considerata ancora oggi una pietra miliare della letteratura italiana dell’Ottocento accanto a Pinocchio di Carlo Collodi e Cuore di Edmondo De Amicis.
- L’Artusi, il libro di ricette italiane più antico e famoso al mondo
‘La scienza in cucina e l’arte di mangiare bene’, meglio conosciuto come ‘L’Artusi’, costituì una sorta di spartiacque nella cultura gastronomica dell’epoca, valorizzando la tradizione culinaria nazionale con una dose di ironia e aneddoti divertenti. Artusi raccolse un enorme mosaico di ricette tradizionali regionali, tra fritture, ripieni, umidi, minestre, salse, arrosti, lessi, gelati e conserve. La sua opera conta, ancora oggi, oltre un milione di copie vendute e cento edizioni, grazie a un approccio didattico e a uno stile arguto e graffiante che ha portato la cucina italiana e l’arte di mangiar bene nelle case do tutto il mondo.
Per approfondire, visitate il sito www.casartusi.it.
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