Una storia dal sapore unico e antico, come ogni fetta di Pecorino Toscano

Sapete che il Pecorino Toscano affonda le sue radici nei secoli e nella pastorizia, attività prevalente degli Etruschi e dei Romani? Di questo ‘cacio’, come veniva chiamato alle origini e ancora oggi in Toscana, cominciò a parlare Plinio il Vecchio nel suo documento “Naturalis Historia”. Si narra, infatti, che da una città di origine etrusca, Luni, odierna Lunigiana giungesse a Roma un pregiato formaggio, detto Lunense, che Plinio il Vecchio menziona per la particolare bontà e grandezza delle forme.

Nel 1400 si trova traccia del Pecorino Toscano come “cacio marzolino”, in riferimento al periodo di produzione che iniziava a marzo e si protraeva per l’intera Primavera. Secondo fonti storiche, il cacio marzolino era molto gradito nei banchetti, tanto da essere degustato da personaggi illustri come Lorenzo il Magnifico. Nel Quattrocento, in un testo del Platina, il “Marzolino d’Etruria”, al pari del “Parmigiano”, veniva celebrato come il miglior formaggio d’Italia. Una storia antica che rende il sapore del Pecorino Toscano ancora più unico e legato al suo territorio di produzione.

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