Pecorino Toscano DOP in carrozza: un antipasto dalle origini antiche

Ci sono piatti che hanno origini antiche, anche se pur sempre attuali e riproposti in cucina per dare un tocco di originalità alla tavola. Una delle tradizioni culinarie affascinanti per la sua storia e il suo gusto, croccante e morbido insieme già dal primo morso, è la cottura ‘in carrozza’.

Generalmente i protagonisti di questa ricetta sono le mozzarelle (molto spesso quella di bufala) o il formaggio, specialmente quello non più fresco, che grazie alla elevata temperatura dell’olio in cui vengono fritti possono tornare morbidi fino a sciogliersi e amalgamarsi con altri ingredienti, per esempio, inseriti tra le due fette di pane.

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Noi vi proponiamo la ricetta del Pecorino Toscano DOP in carrozza realizzata dagli studenti dell’Istituto alberghiero “Leopoldo di Lorena” di Grosseto e inserita nel ricettario ‘Il gusto di imparare con il Pecorino Toscano DOP’. Il piatto consiste in spicchi di Pecorino racchiuse dentro due fette di pane in cassetta (che fanno, appunto, da “carrozza”), le quali sono passate nell’uovo e nel latte e poi fritte. Le fette farcite possono anche essere passate nella farina o nel pan grattato prima della frittura, purché si utilizzi per la carrozza un pane casereccio che equilibri il gusto delicato del Pecorino Toscano DOP.

Ma perché ‘in carrozza’? Se ve lo siete chiesti anche voi più volte, ma non avete mai approfondito l’origine di questo tipo di cottura scopritelo una volta per tutte leggendo questo articolo.

  • L’origine del nome

Si narra che la cucina ‘in carrozza’ sia nata per utilizzare gli alimenti ormai non più freschi, ma asciutti e un po’ induriti, per renderli morbidi e appetibili. Questo tipo di cucina esisteva probabilmente già prima metà del secolo scorso e prende il nome dalle carrozze e dai carretti tirati da muli, buoi e cavalli e utilizzati per il trasporto di persone o merci.  Ovviamente le carrozze o i carri avevano delle ruote (già inventate tante e tante migliaia di anni fa) di forma rotonda.

  • Ma le fette di pane non sono rotonde…

Se pensiamo al pane toscano, ai toast e ai tramezzini che conosciamo oggi, questo nome sembra non avere niente a che fare con carretti e carrozze. Ma la curiosità sta proprio qui: il nome deriva dalle ruote perché fino a prima dell’arrivo degli eserciti alleati (inglesi o americani) l’unico tipo di pane che esisteva era di forma rotonda. Quindi le due fette di pane erano in realtà due ruote.

Dopo gli anni ’40, poi, grazie all’esercito americano, entrò in Italia il “pane a cassetta” già tagliato a fette e questa moda andò avanti negli anni fino ai nostri giorni. Di lì a poco furono inventati i “toast” mettendo del prosciutto e del formaggio fuso in mezzo a due fette quadrate e poi inserite nel tostapane; i tramezzini, tagliando con una diagonale le due fette realizzando due triangoli con dentro una varietà di ingredienti di tutti i tipi, dal tonno alle verdure fino alle uova.

Vuoi conoscere la ricetta del Pecorino Toscano DOP in carrozza?

Per scoprire la preparazione e gli ingredienti clicca qui. Inoltre, nella sezione del sito “Il gusto di imparare con il Pecorino Toscano DOP” troverai tante altre ricette creative e fantasiose realizzate per noi dagli studenti dell’Istituto alberghiero “Leopoldo di Lorena” di Grosseto. Provare per credere!

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