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Fiducia nella magistratura a tutela della qualità del prodotto

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“Il Consorzio tutela Pecorino Toscano DOP esprime piena fiducia nell’operato della magistratura e auspica che venga fatta al più presto chiarezza sulla vicenda che coinvolge un nostro consorziato e la sua produzione di Pecorino Toscano DOP. Le attività di vigilanza e di tutela della qualità del prodotto contro frodi e falsificazioni sono una delle nostre attività primarie, che svolgiamo anche in collaborazione con l’autorità pubblica di controllo e con l’organismo di certificazione. Ribadiamo con forza il nostro impegno per garantire consumatori e produttori sulla qualità e l’origine del Pecorino Toscano DOP”. Con queste parole il presidente del Consorzio tutela Pecorino Toscano DOP, Carlo Santarelli, interviene sulla vicenda che sta coinvolgendo il caseificio S.M. Formaggi di Monterotondo Marittimo, in provincia di Grosseto, e il suo titolare.

“I controlli sul rispetto del disciplinare di produzione del Pecorino Toscano DOP e sulla qualità del prodotto – aggiunge Santarelli – vengono svolti durante tutte le fasi produttive dall’organismo di controllo esterno riconosciuto dal Ministero delle politiche agricole, agroalimentari e forestali, il DQA, Dipartimento Qualità Agroalimentare. Questo organismo svolge controlli negli allevamenti, nei caseifici e negli stabilimenti di stagionatura. Il Consorzio, inoltre, svolge attività di autocontrollo, con personale interno che monitora e analizza la produzione e la stagionatura del Pecorino Toscano DOP, verificando anche l’origine della materia prima. Gli agenti vigilatori del Consorzio svolgono anche attività di vigilanza nei punti vendita, nella ristorazione, presso i confezionatori e gli utilizzatori di composti alimentari, interni o esterni al Consorzio, e la vigilanza viene effettuata anche su Internet”.

“Tutto questo – continua il presidente del Consorzio tutela Pecorino Toscano DOP – si svolge su incarico del Ministero delle politiche agricole, agroalimentari e forestali, in collaborazione e nel rispetto delle direttive dell’organo ufficiale di vigilanza, l’ICQRF, Istituto centrale controllo qualità e repressione frodi, e, ovviamente, con le altre forze di polizia, per prevenire e combattere eventuali frodi e contraffazioni. Forti di questo impegno che il Consorzio porta avanti fin dal 1986, anno del riconoscimento della Denominazione di origine per il Pecorino Toscano, auspichiamo che venga fatta al più presto chiarezza sulla vicenda, a tutela dei produttori e dei consumatori del nostro prodotto, sempre più conosciuto e apprezzato in Italia e all’estero”.